#21 LA COSA NELLA MUSICA
DIETRO LA MASCHERA, NESS
Sostanzialmente mi vedo stupido
Vedo un cretino cresciuto con il timore di arrivare ultimo
Senza uno scopo o religione
Se non fosse per queste parole avrei davanti un uomo migliore
Analizzando ciò che ho fatto nel complesso
L'economia della mia vita non sembra avere un senso
In più guardandomi allo specchio non vedo più allegra
Vivo la parodia di me stesso, adesso
Vorrei solo poter fermare il tempo
Distruggere sto mostro che mi guida dall'interno
Vorrei trovare un posto nel mio mondo
E non sentirmi più come un angelo disperso nell'inferno e per questo
Vedo la panoramica del mio futuro
E ti giuro che ognuno qui chiede aiuto
Ora che sono al muro lo sai sono sicuro
Con il rap sono Nessuno e senza rap sarei stato qualcuno
Oltre i soldi, giudizi, gli affetti
Non sarò me stesso e non sarò ciò che ti aspetti
Con in faccia la mia maschera mi vedrai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
Oltre ai fatti, paure, vendette
Non sarò me stesso e non come vuole la gente
Professando le mie verità sentirai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
Quando resti solo quando resti senza amici
Quando resti senza amore e allora contano solo i nemici;
Avrai chili di motivi per quello che vivi e scrivi
E' tutto un teatro improvvisa
Finchè sei in grado indossa maschere d'acciaio il mondo vuole il tuo sosia sbagliato
Cosi mi hanno voluto falso e posto li in un angolo
Sembro un santo quando faccio la parte del diavolo
Appena sbagli tutti pronti a giudicarti
A fare i moralisti usando frasi degl'altri
La maggior parte sono tutti stolti e vigliacchi
Pedine con mosse prestabilite come gli scacchi
Vado avanti e sputo parole a vanvera
Su sta carta straccia scrivo musica da camera
Grida smettila dentro me una voce avida
Ma dimmi con che coraggio dovrei chiamarla anima
Oltre i soldi, giudizi, gli affetti
Non sarò me stesso e non sarò ciò che ti aspetti
Con in faccia la mia maschera mi vedrai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
Oltre ai fatti, paure, vendette
Non sarò me stesso e non come vuole la gente
Professando le mie verità sentirai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
Io sono solo il frutto di ciò che mi è stato fatto
Ho fatto un patto con me stesso e lo infrango quando vi parlo
Parlo come se il mondo stesse ascoltando
E non accetto il fatto che parlando etichettiate ciò che faccio
Siamo piccoli pezzi in mezzo a un mosaico
Usiamo un linguaggio sporadico per esprimere paura e panico
Le persone amano il nostro spettacolo
Tanto da non accorgersi che anche i loro miti piangono
Quante volte mi hanno associato ad un numero
Il bello di essere uno fra i tanti fra i tanti in esubero
Io che cercavo in vano soltanto una mano
Ti accorgi che un aiuto a volte e solo un miraggio lontano
Potrei barare come tutti ma non ne ho bisogno
Vorrei non essere me stesso ma io no non posso
Resto assente con la mente accesa su sto foglio
Sono un perdente per la gente perché vivo un sogno
Oltre i soldi, giudizi, gli affetti
Non sarò me stesso e non sarò ciò che ti aspetti
Con in faccia la mia maschera mi vedrai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
Oltre ai fatti, paure, vendette
Non sarò me stesso e non come vuole la gente
Professando le mie verità sentirai
Un poeta nero che ha bandito la sua anima
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