#6 IL NOME DEL LUOGO

Secondo la leggenda, il piccolo fiume che nacque dal sangue del pastorello Aci venne chiamato dagli antichi greci “Akis” e, in località Capo Mulini (poco distante dal mare) c’è una piccola sorgiva chiamata “u sangu di Jaci”, dovuto al suo colore rossastro. Il fiume ha dato il nome alle nove cittadine: 

Acireale, città ricca di palazzi e chiese barocche; centro di antiche tradizioni termali dove sorgono le “Terme di Acireale”. La città è famosissima per il suo carnevale denominato “Il più bel carnevale di Sicilia“, dove i carri allegorici e floreali sfilano per le strade principali. Nella villa comunale sono custodite delle bellissime statue raffiguranti Aci e Galatea nel momento più tragico della loro storia d’amore.


Carnevale, Acireale




Aci Platani,  che dopo il terremoto del 1693 vide ricostruita la propria chiesa Madre, dove all’interno sono custoditi i dipinti di Alessandro Vasta e Giacinto Platania. Inoltre ha un museo dedicato alla cultura contadina dove ricostruisce una casa rurale etnea del XIX secolo. 


Aci Santa Lucia, frazione di Aci Catena: il nome deriva dall’antica chiesa di Santa Lucia dove è conservata una bellissima statua policroma della Santa siracusana.

Aci Castello, il cui nome deriva dall'omonimo castello di epoca normanna, costruito su un promontorio di roccia vulcanica a picco sul mare, oggi sede del museo civico. 


Castello, Aci Castello


Aci Catena, originariamente era l’antica Scarpi, ma nel 1826 prese il nome attuale per la venerazione nei confronti della Madonna della Catena. La piccola cittadina conserva un grazioso centro storico, con il suo palazzo municipale e gli antichi palazzi dell’800 e del’900. 

Aci San Filippofrazione di Aci Catena, conserva una bellissima chiesa Madre affiancata da un campanile dal basamento di pietra lavica; è la cittadina più antica delle nove Aci.


La Matrice, Aci San Filippo


Aci Sant'Antonio, la facciata del Duomo della città domina la piazza principale, da dove si snoda il corso Vittorio Emanuele che si chiude con i resti del palazzo della famiglia dei principi Riggio.
Aci Bonaccorsi, antico borgo appartenente dal XIV secolo alla nobile famiglia dei principi di Campofiorito, dove ogni anno, nei primi giorni di agosto, si può assistere al Festival nazionale dei fuochi d’artificio.  


Aci Trezza, piccolo e grazioso borgo di pescatori dove dalle sue acque limpide emergono i faraglioni dei Ciclopi, souvenir delle ire di quest’ultimi e l’isola Lachea. Ma Aci Trezza è famosa soprattutto per il libro di Giovanni Verga“I Malavoglia” ed è proprio qui che Luchino Visconti girò il suo film “La terra trema”, ispirandosi al libro dello scrittore siciliano.

 
Faraglioni, Aci Trezza







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